Cinquant'anni fa veniva proclamata Dottore della Chiesa. I suoi scritti sono sempre un nutrimento per l'anima.
Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent'anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua «conversione», a 39 anni. Ma l'incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione. Nel Carmelo concepì e attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla più alta contemplazione un'intensa attività come riformatrice dell'Ordine carmelitano. Dopo il monastero di San Giuseppe in Avila, con l'autorizzazione del generale dell'Ordine si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell'intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582. Beatificata nel 1614, venne canonizzata nel 1622. Paolo VI, nel 1970, la proclamò Dottore della Chiesa.
"Muoio figlia
della Chiesa"
Nada te turbe, nada te espante
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi
Quien à Dios tiene nada le falta
A chi è vicino a Dio non manca nulla,
Solo Dios basta.
Dio solo basta.
Todo se pasa, Dios non se muda
Tutto passa, Dio non cambia
La paciencia todo la alcanza.
La pazienza ottiene ogni cosa