Oggi dal Polesine passiamo nuovamente alla costa tirrenica, a Castellammare di Stabia. Cittadina situata nella parte sud della città metropolitana di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della penisola sorrentina. La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica, in una conca del golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Proprio questi elementi naturali segnano il confine con le città limitrofe: il fiume Sarno infatti divide la città stabiese da Torre Annunziata e Pompei a nord, il monte Faito da Vico Equense e Pimonte a sud. A est la città confina con Gragnano e con Santa Maria la Carità, mentre la zona ovest risulta essere la fascia costiera.
Siamo sulla Via Panoramica – Scanzano di Castellammare di Stabia. Qui sorge il seminario. Il simulacro qui venerato è un’opera moderna, semplice, ma ciò che stupisce è il titolo mariano: Madonna dei Piccoli Passi.
Esiste una bella omelia del Servo di Dio Antonio Bello, vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi-Ruvo. Un’omelia pronunciata la prima domenica d'Avvento, 27 novembre 1988, nella basilica della Madonna dei Martiri in Molfetta (c’è il video su Youtube!).
Egli parla di PICCOLI PASSI, e commentando il Vangelo di Luca ci ricorda di non farsi sopraffare dal terrore, ma come dice l’evangelista: Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Sono i piccoli passi della vera libertà.
Sancta Maria, Virgo prudentissima, ora pro nobis
Preghiamo perché il nostro modo di amare sia già un camminare.
Preghiamo perché affidando al Signore la nostra via, egli compirà la sua opera.
Preghiamo come dice l’Apostolo Pietro: Comportatevi come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio. Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.