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Channel: Regio Diciotto
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San Pasquale Baylon, Aragonese, dopo aver svolto l'attività di pastore, si arruolò nell'Ordine dei Minori. Dal Serafico Francesco mutuò la santa umiltà: nonostante il parere favorevole dei superiori, non volle essere rivestito della dignità sacerdotale, ma ricoprire sempre umili mansioni dalla portineria alla cucina del convento. Devotissimo del Santissimo Sacramento, in virtù di una scienza infusa, confuse gli Ugonotti che lo disprezzavano con le loro eresie.  Passò al Signore a Villareal il 17 maggio 1592, Domenica di Pentecoste. Paolo V lo iscrisse fra i Beati nel 1618 e Alessandro VII fra i Santi nel 1690. Leone XIII nel 1897 lo proclamò Patrono delle Opere e dei Congressi Eucaristici.










Beata Antonia Mesina, seconda dei dieci figli di Agostino Mesina e di Grazia Rubanu, Antonia nacque il 21 giugno 1919 ad Orgosolo, in provincia e diocesi di Nuoro. La sua famiglia, di modeste condizioni, era mantenuta dal padre che faceva la guardia campestre. Antonia si formò alla scuola della Gioventù femminile di Azione Cattolica: dal 1929 al 1931 ne fece parte come Beniamina, mentre tra il 1934 e il 1935 fu socia effettiva. Di carattere riservato e deciso, partecipò con spontaneità agli avvenimenti di Orgosolo: alcune rare foto la ritraggono con indosso il costume tradizionale da nubile e l’abito da sposa della madre, portato dalle donne nelle grandi feste, come per il Corpus Domini e la Madonna Assunta del 15 agosto. Il 17 maggio 1935, dopo avere ricevuto la Comunione, si avviò verso la campagna circostante per raccogliere la legna. Raggiunta la località di Ovadduthai, fu aggredita da un giovane compaesano, Giovanni Ignazio Catgiu, che tentò un approccio sessuale. Al netto rifiuto da parte della ragazza allora quasi sedicenne, il giovane accecato dall’ira, l'aggredì con violenza massacrandola a colpi di pietra: si contarono 74 ferite. Antonia. I funerali si tennero il 18 maggio 1935. il 4 ottobre 1987 Giovanni Paolo II la proclamò Beata, fissando la sua memoria liturgica al 17 maggio, giorno della sua nascita al Cielo. I resti mortali della Beata Antonia Mesina sono venerati dal 1994 nella cripta della chiesa di San Salvatore a Orgosolo.


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