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Forse è più vero che tu mi accogli in te, Gesù!

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Nel tuo silenzio accolgo il mistero
venuto a vivere dentro di me.
Sei tu che vieni, o forse è più vero
che tu mi accogli in te, Gesù.
 
Sorgente viva che nasce nel cuore
è questo dono che abita in me.
La tua presenza è un Fuoco d'amore
che avvolge l'anima mia, Gesù.
 
 
 
Ora il tuo Spirito in me dice: "Padre",
non sono io a parlare, sei tu.
Nell'infinito oceano di pace
tu vivi in me, io in te, Gesù.
(Gen Verde)
 
 

 

Cari genitori, educate all’amore per Gesù Eucaristia!

Ricevere la comunione il più spesso possibile e pregare con l’adorazione eucaristica è la via per educare all’amore per Gesù Eucaristia.
di Giovanna Pauciulo
2 agosto 2016                               
C’è un bellissimo canto eucaristico dei Gen Verde che dice: “Nel tuo silenzio accolgo il mistero venuto a vivere dentro di me. Sei tu che vieni, o forse è più vero che tu mi accogli in te, Gesù”.
Cari genitori, educare i nostri figli all’amore per l’Eucaristia significa vivere la nostra fede con questo stupore. Quello della Vergine Maria che a Nazaret dopo aver chiesto  all’angelo “come è possibile?”  pronunciò il suo sì e il Verbo prese dimora in Lei. Lo stesso miracolo accade ogni volta che riceviamo l’Eucaristia, ogni volta che ci accostiamo all’altare con la certezza che  siamo fatti da Dio, è in quel momento che riceviamo la vita, che siamo generati e salvati, è in quel momento che l’io scompare per ritrovarsi nell’io di Dio ed essere più simili a Lui.
La testimonianza del nostro amore per l’eucarestia e la fede con la quale ci accostiamo all’altare è la prima via educativa. È così che la nostra fede diventa testimonianza ed educazione. Accostiamoci di più all’Eucaristia sapendo che nulla è paragonabile al dono di ricevere il corpo di Cristo e unirci a Lui.
L’eucaristia partecipata  e ricevuta più spesso permette ai genitori/sposi di essere nel loro amarsi presenza eucaristica. Perché l’Eucaristia insegna agli sposi come si fa a dare per amore il corpo che è unico. C’è un bellissimo libro di Don Renzo Bonetti “Il corpo dato per amore”, dice l’autore “l’Eucaristia educa alla qualità dell’amore, perché insegna cosa significa dare tutto”.
Perché la sfida non è andare d’accordo, non è sopravvivere al matrimonio. Non è ricevere la medaglia della resistenza dopo 50 anni di vita coniugale. La sfida è dare tutto.
Cari genitori, questo fa vivere quotidianamente ai figli l’esperienza dell’amore che si fa dono, quello che poi ascolteranno al catechismo sarà un linguaggio a loro non solo conosciuto ma sperimentato perché visto nei loro genitori e da loro ricevuto. Saranno allenati a comprendere il mistero del Dio che si fa carne per amore e che il modo più grande di amare è dare la propria carne.
Santa Teresa del Gesù Bambino parla del suo amore per Gesù Eucaristia ricordando questo particolare: “Tutti i pomeriggi, andavo a fare una passeggiatina con il papà; facevamo insieme la visita al Santissimo Sacramento, visitando ogni giorno una chiesa nuova, così entrai per la prima volta nella cappella del Carmelo: il papà mi mostrò la grata del coro, dicendomi che dietro ci stavano le religiose. Ero ben lontana dal sospettare che nove anni dopo sarei stata tra loro!…”
Intanto l’amore di Teresa verso Gesù presente nell’Eucaristia andava crescendo sempre più. Ogni giorno si intratteneva a lungo davanti al santo Tabernacolo e parlava con Gesù come se Lo vedesse. E dopo la morte della madre e la sua miracolosa guarigione tutti i pensieri di Teresa si rivolsero al giorno ormai vicino della sua prima Comunione con Gesù. Un giorno che Teresa ricorda così «E come fu soave il primo bacio di Gesù all’anima mia! Fu un bacio d’amore. Sì, mi sentivo amata e dicevo a mia volta: Gesù, Vi amo e mi dono a Voi per sempre! Non fu un semplice incontro, fu una fusione: Gesù e Teresa non erano più due, Teresa era sparita come una goccia d’acqua che si perde nell’oceano. Di noi due restava solo Gesù, il mio Maestro, il mio Re!».
Teresa ha vissuto così grazie all’educazione ricevuta in famiglia. I figli si nutrono della fede dei genitori, il quotidiano può diventare il luogo in cui far crescere i figli imparando a riconoscere il mistero di Dio presente nell’Eucaristia. È questa l’unica via per insegnare ai figli a cantare il loro personale canto di ringraziamento.


 

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