PROPOSITI.
8 SETTEMBRE 1626:
FESTA DELLA NATIVITÀ DI MARIA
Accettare anche i momenti difficili come dono di Dio e come occasione di santità. È utile osservare che qui Virginia colloca la sua disponibilità a vivere il giorno come dono di Dio a livello di proposito, cioè a livello di attenzione particolare e di impegno quotidiano sulla cui verità ed efficacia fa da specchio, a sera, un puntiglioso esame di coscienza.
Grazia di Dio e doni dello Spirito Santo: sono questi il suo ambito desiderio, la ragione della sua preghiera. I doni dello Spirito Santo per cui Virginia pregava e che sperava di ottenere sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio. Virginia offre i suoi sensi e le sue potenze, tutto di sé, al Signore per vivere completamente al servizio di Lui. Nel servizio di Dio infatti è felicità piena e duratura. L'uomo vale l'obiettivo che si pone. Chi si pone Dio come obiettivo in qualche modo vale Dio.
Con il divino aiuto rinuncio alla mia volontà, ma farò quanto mi sarà detto dal mio Padre Spirituale tenendolo in luogo di Dio.
Procurerò di sopportare ed abbracciare le tribolazioni che mi manderà il Signore; e pigliar le croci e seguitarlo.
Rinuncio quanto possiedo in servizio di Dio, e per me non piglierò altro che quello che mi sarà ordinato dai Superiori.
Procurerò di acquistare con l'aiuto della Beata Vergine la grazia di Dio e i doni dello Spirito Santo.
Dono al Signore e alla Beata Vergine la memoria, l'intelletto e la volontà, coi cinque sentimenti del corpo, per non poterli adoperare in altro che in suo servizio.