Voglio cogliere due elementi che si contrappongono.
Pietro in Atti 2 dice:
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Mentre di contro Matteo ricorda che:
Questo racconto (del furto del corpo e della finta resurrezione) si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Capiamo che sono due notizie contrapposte.
Ma sono due notizie sul messaggio fondamentale per noi cristiani.
È così fondamentale che l’Apostolo Paolo dice:
Se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, …. ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
Ecco l’importanza di questo evento, tanto che la liturgia ci fa celebrare la Pasqua per otto giorni.
La speranza nella Pasqua è fondamento sia per la vita presente che per quella futura, così che l’Apostolo aggiunge:
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
E infine sottolineando che il senso del vivere e del morire si sostengo sull’evento pasquale, scrive ai Corinzi:
Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.
Ricordiamoci: Egli vive e ci precede in tutto.
Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi.. (Sequenza)
Amen.