Chi è questo santo e dove è venerato?
Un particolare dell’immagine ci viene in aiuto: “Fonte di San Genesio”.
Su Wikipedia si legge:
“il Regio Fonte di San Genesio, ubicato nei pressi della sopra citata chiesa (San Genesio di Castagneto Po); si tratta di un piccolo edificio dentro il quale è racchiusa una sorgente di acqua sulfurea; le acque sono bromo-iodico-sulfuree, efficaci come idropinoterapia contro le malattie polmonari e ghiandolari, le ostruzioni addominali, le infezioni cutanee e ginecologiche; sin dai tempi antichi quest'acqua era considerata miracolosa”.
Qui ci viene in aiuto la leggenda:
"Si narra che San Genesio di Arles, recandosi in pellegrinaggio dalla Francia a Roma, passò per Castagneto ove tenne a battesimo il figlio di un falegname; rientrando in patria, ripassò per il medesimo luogo incontrando il figlioccio oramai cresciuto: gli regalò il tappo della propria fiaschetta, il quale era d'oro e stuzzicò così le avide fantasie di alcuni malandrini. Essi tesero un agguato al Santo credendo di racimolare chissà che bottino: lo uccisero ma si ritrovarono a mani vuote e ne seppellirono il corpo sul luogo del delitto. Tempo dopo, alcuni devoti al Santo vennero dalla Francia per recuperarne la salma: la levarono dalla sepoltura, lasciandovene però un dito poi conservato in una teca della chiesa a lui dedicata. Rimosso il corpo, iniziarono a zampillare tre sorgenti, rispettivamente di latte, di olio e di zolfo. Finché i terrazzani le usarono per i loro bisogni, il Santo lasciò fare, ma quando essi ne fecero commercio per arricchirsi, allora egli le confuse tutt'e tre e da lì nacque la caratteristica acqua lisciviale, con odor di zolfo e dal color biancastro che sgorga in questo luogo".
L’arcano è svelato. Difatti il santo è raffigurato come un pellegrino e con la scure, segno del martirio. Sullo sfondo la chiesa e i pellegrini presso la fonte.
Quindi: il santo è S. Genesio d’Arles e il luogo del culto è la Parrocchia a lui intitolata a Castagneto Po (TO).