San Martino. Chi non conosce il santo caritatevole di Tours, famoso per il gesto del mantello?
Nasce in Pannonia (oggi in Ungheria) a Sabaria da pagani. Viene istruito sulla dottrina cristiana ma non viene battezzato. Figlio di un ufficiale dell'esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. È in quest'epoca che si colloca l'episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l'esercito nel 356, già battezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poitiers il vescovo Ilario che lo ordina esorcista (ordine minore nel cammino per il sacerdozio). Dopo alcuni viaggi Martino torna in Gallia, dove viene ordinato prete da Ilario. Nel 361 fonda a Ligugé una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Per qualche tempo, tuttavia, risiede nell'altro monastero da lui fondato a quattro chilometri dalla città, e chiamato Marmoutier. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne. Muore a Candes nel 397.
Qui la storia di San Martino.
Ma il titolo di questa ricerca è legata ad una iconografia trovata in una libreria a Monza lo scorso febbraio. Un santino della ditta Egim (serie Isonzo 409) porta la dicitura San Martino, senza specificare nulla. Certo mi incuriosisce, potrebbe essere un tebeo, uno dei tanti della Legione.
Poi il retro del medesimo santino mi fa capire che è il Santo di Tours.
La palma e il drago fanno di questo soldato romano, un legionario, un martire, probabilmente san Giorgio, però non è certamente il Santo di Tours come lo descrive la preghiera sul retro.
Diciamo che hanno voluto variare l’iconografia del santo pastore delle Gallie, utilizzando un soggetto che lo richiamasse, ma che in realtà è solo un pasticcio iconografico da …. sbadati!